La storia

Rotary Club

"Cesena - Valle del Savio"

 

1981-2022

(A cavallo di un Millennio)

Sono passati 41 anni da quel lontano 14 luglio 1981, anno in cui  17 amici si sono riuniti per dar vita al Rotary Club Valle del Savio: venti anni che sembrano cento, densi, come sono stati, di avvenimenti che hanno cambiato il mondo.

La caduta del Muro di Berlino, il disfacimento dell’Impero Sovietico, gli effetti devastanti, per l’Europa Orientale, dell’ascesa al soglio di Pietro di un Papa Polacco, il consolidamento dell’idea  di Europa  con l’adozione della moneta unica, la libera circolazione di persone e capitali all’interno dell’Unione e l’abbattimento delle barriere doganali, due guerre, quella del Golfo e quella nella ex Jugoslavia, alle quali abbiamo partecipato sotto la bandiera blu dell’Unione Europea, sono solo alcuni dei grandi fatti che ci hanno coinvolto e che hanno caratterizzato questa fine millennio. Quello che non è cambiato in questo lasso di tempo è lo scopo del Rotary: stessi ideali, stesso concetto del “servire” che ispirarono Paul Harrys quando decise, assieme ad alcuni amici, di mettere le proprie risorse e le proprie esperienze al servizio di chi si trovasse nelle condizioni di averne bisogno.

È con questo  spirito che è stato fondato il club, che è cresciuto e si è consolidato,  identici sono i princìpi che hanno ispirato i venti Presidenti che si sono succeduti alla sua guida: l’augurio è che continuiamo sullo stesso solco tracciato da loro, arricchendoci di nuove iniziative che, se ispirate da sentimenti di fratellanza e solidarietà, saranno sempre e comunque positive. Questo libretto vuole essere la memoria storica del nostro Club, perché nessuno di quelli che questa storia hanno scritto, venga dimenticato.

I Soci Fondatori

Gino ABBONDANZA, Arnaldo AMADORI , Francesco AMADORI, Leopoldo BARAVELLI , Bruno Giuseppe BARONIO , Alessandro BONDANINI , Giuseppe BONDANINI , Lorenzo CAPPELLI , Luigi CAPPELLI , Antonio CROCIANI , Vittorio FOSCHI , Giuseppe GIANNINI , Mauro GORI ,  Germano LUCCHI , Francesco SANTUCCI , Gilberto TONTI , Dante ZANETTI

I Presidenti

1981-82 – Lorenzo CAPPELLI, 1982-83 – Lorenzo CAPPELLI, 1983-84 – Giuseppe BONDANINI, 1984-85 – Luigi CAPPELLI, 1985-86 – Francesco SANTUCCI, 1986-87 – Gian Paolo MASCHIO, 1987-88 – Gilberto TONTI, 1988-89 – Wladimiro SINTONI, 1989-90 – Gustavo BARONIO, 1990-91 – Bruno BARONIO, 1991-92 – Fiorenzo BAZZOCCHI, 1992-93 – Giovanni TORRI, 1993-94 – Rodolfo GRAZIANI, 1994-95 – Alessandro BONDANINI, 1995-96 – Riccardo CARUSO LOMBARDI,  1996-97 Beniamino TORELLI, 1997-98 – Federico ZANI,1998-99 – Silvano BETTINI, 1999-00 – Mauro GORI, 2000-01 – Giovanni BALDONI.

I Soci (al 30-06-01 in ordine di ammissione nel Club)

Bruno G. BARONIO, Mauro GORI, Gilberto TONTI, Giampaolo MASCHIO, Wladimiro SINTONI, Giovanni BRASCHI, Gustavo BARONIO, Beniamino TORELLI, Fiorenzo BAZZOCCHI, Gino TESEI, Giovanni TORRI, Angelo LUNGHI, Domenico RICCARDI, Federico ZANI, Riccardo CARUSO LOMBARDI    Mario Decimo CRABOLU , Arturo Giorgio PARTISANI, Adelmo FRINI, Silvano BETTINI, Angelo PIERI, Gianfranco ROSSINI, Orlando FABBRI, Giampaolo SABBA, Mauro PASCALI, Agostino PIRINI, Giampiero BIGUZZI, Giovanni BALDONI, Giuseppe LOMBARDI, Gastone FUSAROLI, Francesco GUIDI, Bruno BENVENUTI, Venanzio LEONI, Germano PEDEMONTE, Roberto RICCI, Luca ABBONDANZA Giovanni PIRACCINI, Claudio CAPPONCINI .

Soci Onorari

Marino MENGOZZI , Giorgio VALGIMIGLI

In questi momenti di allegria, non manchi un sincero ringraziamento e un commosso pensiero  anche per i  Soci defunti perché il loro ricordo rimanga vivo nelle menti di chi li ha conosciuti:

Vittorio FOSCHI , Giuseppe GIANNINI, Antonio VEGGIANI

 

Sono stati tre personaggi che hanno rappresentato una grande risorsa per il Club: Vittorio Foschi, noto e stimato professionista,  nato e cresciuto nella valle del Savio, Socio Fondatore, sarebbe diventato Presidente del Club nel momento in cui un destino beffardo  lo ha fermato proprio sulle strade di casa.

Giuseppe Giannini è stato uno dei soci fondatori che maggiormente ha creduto nello spirito  Rotariano del “servire”.

L’ing. Veggiani, Socio Onorario, personalità di chiara fama internazionale, è stato un grande amico del Club e il suo apporto di idee è risultato fondamentale per favorirne la crescita.

Nell’ambito delle celebrazioni di questa data significativa, Il Rotary Club Valle del Savio ha voluto dare vita in particolare a tre iniziative:  
1)     L’istituzione del Premio Teatrale “Tito Maccio Plauto” che consiste in una Borsa di Studio di 1.000 Euro da assegnare al migliore allievo del laboratorio teatrale di Sarsina. Un’ apposita giuria composta da 11 membri, fra i quali Giovanni Baldoni, Bruno Benvenuti, Silvano Bettini, Mauro Gori, Giuseppe Lombardi rappresentano il nostro Club, assisterà alla rappresentazione del “Miles Gloriosus”, una fra le più note commedie di Plauto, interpretata dai giovani del Laboratorio Teatrale Plautino diretto da Beppe Arena e sceglierà il migliore  attore al quale, oltre alla Borsa di Studio andrà anche una copia in terracotta della scultura in bronzo raffigurante il dio Attis, realizzata dallo scultore cesenate Marco Pieri.
2)    Conio di una medaglia di bronzo celebrativa dell’evento realizzata dall’architetto e scultore Ilario Fioravanti, professionista conosciuto e apprezzato in tutta la vallata del Savio  nella quale ha lasciato un’impronta tangibile con la progettazione ed il restauro di importanti edifici. La  medaglia, coniata in 150 esemplari, rappresenta nel verso un incontro di amicizia su ruota dentata, simbolo del Rotary.  La figura del recto è una trasposizione romana del Dio Fiume coi simboli allegorici delle due sorgenti da cui nascono il Tevere e il Savio. I cinque fanciulli simboleggiano i centri più importanti bagnati dal Savio.

3)    La riproposizione, in tiratura limitata di 120 esemplari, del primo gagliardetto che fu disegnato dal compianto Ing. Antonio Veggiani, Socio Onorario del Club. Il gagliardetto, di forma triangolare, rappresenta, in modo visivamente molto immediato, l’Appennino tosco-romagnolo col monte Fumaiolo dal quale nasce un azzurro Savio che serpeggia nella verde vallata attraversandone i 4 comuni: Verghereto, Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno, territorio di competenza del Rotary Club Valle del Savio. Nella parte superiore, sullo sfondo di un cielo azzurro, sono rappresentati i simboli del nostro Club con le due date (1981-2001) che ne segnano l’età. La firma autografa dell’ing. Veggiani, concessa dalla signora Silvana con squisita sensibilità  e cortesia, completa l’opera.

Il  primo gagliardetto opera  dell’Ing Antonio Veggiani. La scultura per il Premio  Teatrale “T.M. Plauto”

La medaglia del ventennale realizzata dall’Arch. Ilario Fioravanti

Verso della medaglia Recto della medaglia

 

Venti anni di Rotary nella Valle del Savio
(A cura del PdG. Pietro Castagnoli)

 

I nuovi amici del Rotary Club di Valle del Savio mi chiedono come è nato il Club nel 1981. Molti sono ancora i testimoni che posso ricostruire quegli anni di grandi speranze. Il Club nasceva da una delusione. C’era stato chi aveva tentato di fare un Club nella Valle del Rubicone

Il sogno era fallito perché gli amici di Savignano, alcuni del Club di Cesena ed altri del Club di Rimini, non ne avevano condiviso la possibilità, come succede sempre quando un territorio non ha una sua compattezza autonoma. Forse sarebbe stato opportuno puntare su Santarcangelo, che aveva un suo dinamismo culturale, anche se il territorio era troppo vicino a Rimini.

Davanti alla delusione di Francesco Barone, Governatore del Distretto, allora il 207, fui incaricato di tentare la costituzione del Club della Valle del Savio. Anche in questo caso sorgevano problemi di ogni sorta. Nella zona dell’Alta Valle del Savio, da Sarsina a Bagno di Romagna, era diffuso il Lyons Club con personalità importanti. Più facile era il reclutamento di personaggi di rilievo nella zona di Mercato Saraceno.

L’autorevolezza di Lorenzo Cappelli, sindaco da una vita a Sarsina e Deputato al Parlamento per la Democrazia Cristiana, che uscì dal Club di Cesena, di cui era stato presidente nel 1977-78, per assumere la Presidenza del nuovo Club, ci aiutò a compattare per i primi due anni un Club che sorgeva con molte difficoltà di comunicazione. La E 45 non era ancora conclusa, ed era difficile l’intesa tra soci  di provenienza diversa. La Valle del Savio ha percorsi e insediamenti di grande interesse storico e culturale, basti pensare a Sarsina per Plauto e il suo Museo, e San Piero e Bagno di Romagna per gli antichi impianti termali e turistici, oltre che a tanti piccoli centri insediati nel modo più frastagliato lungo il percorso che porta all’incrocio di tre regioni: Marche, Toscana e la nostra Romagna. L’amalgama quindi non era facile. Inoltre si aggiungevano i problemi della zona collinare e montana in una fase di crisi epocale di transizione economica, con i problemi dello spopolamento e dell’immigrazione.

A tutto ciò si aggiungano le diversità delle tradizioni culturali che in montagna hanno un peso rilevante per le difficoltà di raccordo e per le quali la presenza della scuola è pregiudiziale. Figure come quella dello scomparso Ing. Antonio Veggiani sono state essenziali per il sostegno che hanno dato alla comprensione di questi problemi di fondo in una prospettiva scientifica.

Ogni presidente ha poi portato il suo contributo con il Direttivo e gli amici del Club che si sono susseguiti negli incarichi e nella delicata attuazione dei progetti che hanno investito la scuola, l’agricoltura, l’arte e la cultura, con contributi che hanno lasciato il segno. Il mio ricordo va agli scomparsi Giuseppe Bondanini, Luigi Cappelli, Francesco Santucci che non sono più con noi. Con gli altri ci vediamo ancora e speriamo per molti anni e in buona salute e amicizia. In questo momento Silvano Bettini, Assistant Governor, per i quattro Club di Romagna centro, Forlì, Cesena, Cervia-Cesenatico  e Valle del Savio, ricopre l’importante incarico di coordinatore e interprete nei confronti del Governatore dei programmi da attuare e anche questo ha una grande importanza per l’inserimento di Valle del Savio nei progetti comprensoriali.

Complimenti a Giovanni Baldoni che chiude il suo anno con un primo avvio del Premio Plauto. Auguri ai futuri presidenti per la prosecuzione degli impegni che segnano il cammino di un Club necessario nella vita di una Valle che con L’E 45 congiunge Ravenna a Roma e con la E 7 ci riporta a Varsavia e all’Europa di nuovi e più difficili dialoghi.

La lettera con la quale il  Prof. Pietro Castagnoli, comunicava al Rotary International
l’intenzione di costituire il Club “Valle del Savio”.

 

 

Il telegramma che sancisce l’ammissione del Rotary Club “Valle del Savio” al Rotary International.

Il Prof. Pietro Castagnoli, destinatario del telegramma, nella sua veste di “Rappresentante speciale del Governatore”, è stato il “Deus ex machina”  che ha seguito passo dopo passo la costituzione del Club con il suo determinante contributo di esperienza, e ancora oggi è un grande amico del nostro Club.

Ha infatti collaborato con noi in diverse iniziative come il finanziamento delle “Letture Plautine” e il Premio Plauto che lo vede membro qualificato della Giuria che dovrà sceglierne il vincitore.

Il territorio del Rotary Club “Valle del Savio”

Il Rotary Club “Valle del Savio” ha sempre avuto molto a cuore le necessità del suo territorio e si è fatto promotore di diverse iniziative qualificanti che gli hanno dato buona visibilità nella vallata. Ha sempre cercato, secondo le sue possibilità, molte volte frenato delle sue scarne finanze di Club di dimensioni assai limitate, di venire incontro alle necessità di chi ha chiesto il suo intervento, senza alcuna discriminazione, ma col solo intento di rendersi utile. I vari progetti che ogni presidente ha ritenuto opportuno portare a termine hanno avuto come obiettivo primario la comunità locale, senza tuttavia perdere di vista i grandi programmi che anno per anno l’organismo centrale, il Rotary International, proponeva ai suoi associati.
Ogni anno, nel pur magro bilancio del Club, non è mai mancato il contributo  alla Rotary Foundation mirato alla realizzazione delle sue iniziative, fra le quali una delle più importanti e note è senza dubbio il programma “Polio eradication” denominato PolioPlus con l’obiettivo ormai raggiunto di debellare la poliomielite nel mondo nell’arco di 20 anni (1985-2005).
Dei tanti progetti realizzati dalla nascita del Club ad oggi ricordiamo solamente i più importanti e significativi:
1984-85 – Progetto di recupero ecologico del Lago di Quarto.

1985-86 – Istallazione del ricevitore Meteo-sat per fornire informazioni meteorologiche agli agricoltori della Vallata. Continuazione del progetto di assistenza agli anziani e ai tossicodipendenti. Progetto di smaltimento  e riciclaggio dei rifiuti soldi urbani proposto alle autorità competenti.

1986-87 – Incontri con lo I.O.R. ed erogazione di contributi allo stesso. Opera di assistenza da parte di rotariani a tossicodipendenti della Vallata. Contributi per il progetto PolioPlus.

1987-88 – Consegna alla Comunità Montana di un mezzo antincendio. Attività di informazione nelle scuole su ambiente e  inquinamento.

1988-91 – Premi agli studenti della Scuola Media per ricerche mirate alla salvaguardia dell’ambiente. Contributi allo I.O.R. per  la ricerca sul cancro e alla comunità di Don Benzi per il recupero dei tossicodipendenti.

1991-92- Organizzazione del trasporto in aereo e del soggiorno a Cesenatico di 150 bambini Bielorussi vittime della catastrofe nucleare  di Chernobyl.

1992-93 – Contributo alla Borsa di Studio “ Galileo Galilei”. Restauro di un quadro del Guercino della Pinacoteca di Bagno di Romagna.

1993-94 - Finanziamento alla Scuola Edile di Restauro Monumenti di Forlì. Restauro dell’Ancona d’altare nella Basilica di S. Maria Assunta a Bagno di Romagna. Finanziamento per l’acquisto di incubatoi da inviare ad una comunità di ragazzi a Kololo (Uganda).

1994-95 – Contributi all’Anffas. Operazione Pulizia del Fiume Savio. Contributi per il “Progetto Albania”

1995-96 – Contributi per il restauro della Pieve di Montesorbo.

1996-97 - Posizionamento in vari comuni di mappe per percorsi arte-turismo. Donate alla Scuola Media di Sarsina attrezzature tecniche per il montaggio di audiovisivi. Collaborazione ad un progetto A.P.M. a favore del R.C. Valenzuela (Filippine). Commemorazione del 50° anniversario della morte di Paul Harrys.

1997-98 – Contributo per l’acquisto di attrezzature nella casa di riposo “Casa Insieme”, contributi all’Anffas.

1998-99 – Progetto di Educazione Stradale da realizzare nelle scuole della Vallata.. Acquisto di una sedia speciale per invalidi da destinare al ricovero per anziani a ricordo dei rotariani scomparsi.

1999-00 – Finanziamento alle “Pubblicazioni Plautine”  curate dall’Università di Urbino per l’anno in corso.

2000-2001 – Contributo all’Anffas per acquisto di un elevatore da applicare ad un mezzo di trasporto per invalidi. Istituzione del “Premio Teatrale T.M.Plauto”. Finanziamento per un triennio delle “Pubblicazioni Plautine”. Visita a S. Patrignano con gli alunni di Ragioneria di Mercato e del Liceo Scientifico di Bagno di Romagna. Contributo al progetto “Viaggio in Europa” della scuola Media di Sarsina.

A completare il quadro delle attività rotariane di questi anni, non vanno dimenticati diversi convegni su temi di grande attualità come Ambiente, Inquinamento, Tossicodipendenze, Malattie sociali, Islam e Cristianesimo, Bio-Architettura, Volontariato, Risorse naturali e Turistiche nella Valle del Savio, a conferma che il nostro Club è vivo e vive le problematiche dei nostri tempi.
Non vanno dimenticati infine i riconoscimenti  “Paul Harrys Fellow” che sono stati assegnati nel corso degli anni con la consapevolezza che le somme versate a nome dei beneficiari sono servite a finanziare i grandi progetti della Rotary Foundation.

Gli “Amici di Paul Harrys” cui è andato l’ambito riconoscimento sono:  
Bruno Giuseppe BARONIO, Gustavo BARONIO,  Antonio VEGGIANI, Adua TORRI, Silvano BETTINI, Ilario FIORAVANTI, Mons. Pietro SAMBI, Beppe ARENA.

Sono stato il  1° Presidente
(A cura di Lorenzo Cappelli)

 

Sono passati ormai vent'anni da quando il Rotary Club della Valle del Savio, dopo il necessario periodo di prova, ha ricevuto la “Carta" di ammissione nella grande famiglia rotariana, consegnata in una  memorabile conviviale dal Governatore Armando Mattioli, a San Piero in Bagno. La decisione di costituire un Club nella Valle del Savio, nacque in seno al Club di Cesena. L'amico Pietro Castagnoli, Presidente del Club nell'annata 1979-80, mi propose di assumere l'iniziativa per la formazione del nuovo Club, confidando nella particolare conoscenza che avevo della zona ed assicurandomi il suo appoggio.

L'iniziativa trovò successivamente il sostegno convinto del Governatore del Distretto, Francesco Barone (anno 1980-81). Accettai volentieri il compito che si presentava non certo facile e che richiese un notevole impegno giunto a buon fine, soprattutto per la tenace azione di un primo gruppo di amici che, con vero spirito rotariano riuscirono ad ottenere l'adesione di un sufficiente numero di soci residenti nei Comuni di Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna a cui si aggiunsero, anche, alcuni cittadini di Cesena. Il Club incominciò subito a funzionare regolarmente, trovando sede, per le conviviali, in ristoranti della zona e avendo nell'amico Mauro Gori, un infaticabile e appassionato Segretario.

Molti degli amici che erano soci nelle annate Rotariane 1981-82 e 1982-83, in cui ebbi l'onore di fare il Presidente del Club, non figurano, attualmente, nell'elenco dei soci. In questo momento li ho tutti presenti nella memoria, e voglio tutti ringraziarli per quel loro primo generoso, amichevole atto di adesione, senza del quale il Club non avrebbe potuto iniziare la sua benemerita attività, che tante testimonianze positive ha lasciato nella Valle del Savio

Un ricordo particolare desidero rivolgere agli amici, purtroppo prematuramente deceduti, che dopo di me ricoprirono la  carica di Presidente: Giuseppe Bondanini (annata 1983-84), Luigi Cappelli (annata 1984-85), Francesco Santucci (annata 1985-86), a cui va il grande merito di aver guidato il Club  nel periodo iniziale, che é certamente il più delicato

Mi sia consentito infine, di sottolineare anche con una punta di orgoglio, che la nascita e l'attività del Rotary Club della Valle del Savio ha dimostrato, ancora una volta che l'ideale del "servire" inteso come motore  e propulsore di ogni attività, ha reso possibili una numerosa serie di importanti interventi, di carattere culturale, sociale ed economico, nelle varie comunità della vallata, che i cittadini hanno particolarmente apprezzato.

Nello stesso tempo, desidero dare atto al Rotary Club della Valle del Savio di aver magnificamente interpretato lo spirito rotariano che consentì la nascita del Club e di averlo testimoniato, nel corso degli anni, con i grandi valori dell'amicizia, della dignità del lavoro, della rettitudine nelle professioni, della solidarietà, della comprensione e della pace fra i popoli, mantenendo ben viva la certezza di un mondo migliore per il futuro.

Sento il dovere di ringraziare chi ha collaborato attivamente alla stesura di queste  pagine che vorrebbero essere la “memoria storica” del Club, anche se per diventare tali dovranno, nella prossima edizione, sfruttare a dovere gli ampi margini di miglioramento.
Gli amici Lorenzo Cappelli, che è stato Presidente per i primi due anni, e Pietro Castagnoli che  ha avuto un peso determinante nella fondazione del Club, si sono dimostrati una volta di più nostri “soci per adozione”,  intervenendo con i loro commenti nella realizzazione di questo documento con la passione di chi sente il Rotary Club “Valle del Savio”  come una sua creatura.

Un grazie di cuore anche a  Mauro Gori e Giovanni Braschi  per  le loro ricerche di archivio  che hanno riportato alla memoria  uomini e avvenimenti che hanno segnato questi  primi 20 anni.
Bruno Benvenuti

Cesena, 14 luglio 2001